mercoledì 4 aprile 2012

WATER MUSIC di Fuschia Nightfire

Tanalois Group e torno Kohime Foundation presentano:
Water Music di Fuschia Nightfire
26 Marzo - 9 Aprile 2012

Fuschia Nightfire (aka Nina Camplin) è un'artista inglese specializzata in trompe l'oeil murali, e per ciò stesso interessata alla creazione di illusioni prospettiche e finte realtà. Non c'è da meravigliarsi, quindi, se ha pensato di trasferire nella virtualità di Second Life la sua voglia di "illudere", suggerendo visioni alternative della realtà stessa senza tuttavia scadere nella ricerca dell'effetto fine a se stesso.



E' il caso di "Water Music", un'installazione avvolgente e coinvolgente da visitare con animo vergine, disposti a farsi sedurre senza condizioni anche da magìe ed incantesimi.
Nel buio totale si materializzano strani elementi, apparentemente privi di nesso logico tra loro: un pianoforte con una tastiera infinita come l'incanto della musica, una ballerina condannata ad una danza meccanica perpetua come un impossibile moto, un'onda che equinamente cavalca un attimo eterno di spuma.





Sono strutture grandi, gigantesche nei confronti degli avatar, trasparenti ed eteree eppur solidamente scolpite nel nulla, fatte di di pixel e di linee, di elettricità e di luce, d'aria e di acqua.



Ma cosa si nasconde dietro i segni-segnali che misteriosamente ammiccano giocando a nascondino con la nostra fantasia e stuzzicando la nostra innata voglia di capire? Ha senso cercare un legame che li unisca e svelare il segreto di un'arcana suggestione? Immergetevi nell'ascolto delle note di pianoforte disegnate nello spartito sospeso nel sogno, bagnatevi il cammino percorrendo le acque vibranti che circondano incessantemente le figure, vivete l'onirica realtà di emozioni sopite e risvegliate, e troverete la risposta in una dimensione che va al di là delle semplici tre dimensioni che l'opera vorrebbe suggerire. Ce n'è un'altra, quella della Mente, dove prendono vita le sensazioni che la visione della bellezza e l'ascolto della musica possono darci, quella dove i cortocircuiti sensoriali trovano ragion d'essere nella sinestetica fruizione dell'arte.
E non è un caso che le realizzazioni in 3D vengono riproposte anche bidimensionalmente in una specie di galleria di quadri galleggiante nel vuoto, quasi a suggerire che ci sono tanti modi - tutti altrettanto validi - di appropriarsi del bello: lo si può vivere interattivamente in un percorso soggettivo come un cammino di vita, o lo si può appendere al muro dell'anima, in un'appagante e segreta contemplazione.

Pinovit Pinion
http://slurl.com/secondlife/Hollywood%20Beach/42/63/2201

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