domenica 5 febbraio 2012

Layachi Ihnen and Newbab Zsigmond @ tKF

La Francia sbarca di nuovo alla fondazione Kohime con due artisti molto particolari: Layachi IhnenNewbab Zsigmond.





Newbab Zsigmond

Dice nella sua biografia:
"Da sempre sono stato un creativo.
Dai giochi con cubi  da bambini, all'architettura nell'universo virtuale, ci sono molti modi per provare cose nuove. Sono attratto da tutte le tecniche, e fin quando mi è possibile cerco ti plasmare un oggetto con la tecnica o secondo un'idea mia originale.

Mi trovo motivato da due idee: la novità e il risveglio di uno o più dei sensi mentre si osserva un oggetto creato. Questo in fondo definisce il modo migliore da cui parto da una potenzialità tecnica attraverso un'idea per arrivare alla creazione. Pigro per natura, trovo una perdita di tempo la riproduzione di opere altrui, e sarebbe un'attività che presto abbandonerei.



Newbab Zsigmond's art work
Il disegno innanzi tutto, la fotografia, e dopo queste arti, video era il media principale tramite il quale volevo risvegliare i sensi, i miei sensi. Gli universi virtuali sono oggi una nuova fonte di possibilità creativa, nuovi modi per soddisfare la ricerca dell'estetica e in più, uno di questi momenti, quando un oggetto ordinario diventa unico, grazie dell'aggiunta di quella piccola cosa che fa la differenza.
Come quando si guarda un mucchio di foto, e a un tratto ci si arriva a quella che si osa toccare con le dita, quella che si mette da una parte. 
Trovo straordinario quell'istante. 
Così lavoro io, spostando di continuo le cose che disegno per poter sentire tutti i suoi aspetti, finchè arrivo a questo senso di completezza.
In fine, vedo ogni cosa come se fosse un sistema; la creazione se è portata a termine quando pare che non manchi nulla per esistere, è autosufficiente. Quando il primo sguardo si ferma, restare un momento, noi seguiamo la nostra strada dando un ultimo sguardo indietro con la sensazione che abbiamo incrociato qualcosa di familiare."


Newbab Zsigmond's art work

Layachi Ihnen (Hamidouche) è nato a Annaba (Algeria)
Diplomato nel 1965, laureato in matematica 1965 - 66
Professore di matematica dal ottobre 1966.
Corsi di arte al liceo, disegnando a matita, carboncino, gouache, creando immagini con ombre dolci, creando ritratti di compagni di scuola e creando un mondo dei sogni specifico all'atto di disegnare, sono stati questi i segni che hanno dato vita alle prime opere nel 1969.
1968-1969 Iscritto a un corso di pittura alla Scuole Universale a Parigi (boulevard Exelmans)
Gradualmente le "opere di necessità" (Rilke) nel "riferirsi a un modello puramente interno" (A Breton) "il fascino dell'esclusivo, rifiutandosi di copiare le mostre,  la volontà di strappare i moduli del mondo che il pittore ha sofferto di portare in colui che governa" (A Malraux)


Layachi Ihnen's art work
Dopo tanti anni di lavoro, "noi comprendiamo che abbiamo passato tutto quel tempo assicurandoci di una verità, per esprimere una cosa atttraverso facce diverse" (A Camus)
Verità sta dietro "la somma delle piccole bugie che ognuno rappresenta" (Bonnard)
Varie mostre hanno segnato il suo figurato.
Agosto 1996: Omaggio all'assessorato della cultura della città di Annaba.
Dal 1999 incorpora nelle sue opere i computer e esplora la promessa straordinaria dell'aggruppamento dei quadri digitali con tecniche tradizionali.
Mostra online dal giugno 2000.

Layachi Ihnen's art work






Un grazie di vero cuore a Thirza Ember per le traduzioni. 





ENGLISH VERSION

France arrives back to the foundation Kohime with two very special artists: Layachi Ihnen and Newbab Zsigmond.


Layachi Ihnen ( HAMIDOUCHE )  was born  in Annaba (Algeria). 
Final exam in 1965 and superior mathematics (1965-1966). 
Professor of Mathematics since October 1966. 
The art classes of high school years, drawing with pencil, charcoal, plaster casts and soft shadows and blurred, the gouaches, the portraits of classmates asking the teacher's desk and drawing the dream world specific to the act of drawing is the first seeds that will deliver the first works in 1969. 
1968-1969: Registration in paint SCHOOL UNIVERSAL Correspondence PARIS (Boulevard Exelmans) 
Layachi Ihnen's art work
Then, gradually, "the works were born of necessity" (Rilke) in "referring to a purely internal model" (A. Breton), "the fascination with the elusive, refusing to copy the shows, the will tear up the forms in the world that the painter suffered to bring them in that he governs "(A. Malraux). 
After so many years of work, "we realize that we spent all that time making sure of one truth, to express one thing in different faces (A. Camus). 
Truth that lies behind "the sum of small lies that each picture represents  " (Bonnard). 
Several exhibitions have marked its pictorial. 
August 1996: Homage to the Office for the culture of the city of Annaba. 

From 1999 he incorporates into his work  computers  and explores the extraordinary promise of grouping the digital painting associated with traditional techniques. 
Exhibition on the Web since June 2000.






Newbab Zsigmond

As far as I can remember, I always had a creative approach.

From playing cubes used by children to architecture inside virtual universe, there were lots of ways to try new things. I am attracted by all techniques, as far as I can try to shape an object with them or an idea of my own conception.

Newbab Zsigmond's art work


I am motivated by two ideas, renewal first and the awakening of one or more senses while looking at the created object. That is finally which sums up best the way I go from a technical potential through an idea to the creation. Lazy by nature, reproducing others’ work is for me a waste of time and an activity I would quickly be lost in.
First drawing, then photography and, after these arts, video was the principle medium through which I tried to awake senses, my senses, Virtual universes are nowadays a new source of creative potential, new ways to satisfy the search of aesthetics and more over, the one of that moment, when an ordinary object becomes unique, thanks to the add of that little thing that makes the difference.
Like when you are looking at a heap of photos, suddenly you come to the one you dare to touch with your fingers, the one you place on the side. I find that instant extraordinary. That is the way I work, moving around what I draw up continuously to feel all its aspects till reaching this feeling of completeness.
Finally, I look at everything as if it was a system; the creation is accomplished when it seems to have nothing missing to exist, to be self-sufficient. When the first look stops, stay for a while, we follow our way having a last glance back with the feeling that we crossed something familiar.





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